Gli elettori residenti in Italia che per motivi di lavoro, studio o cure mediche si trovano temporaneamente all’estero per un periodo di almeno tre mesi, nonché i familiari con loro conviventi all’estero, possono chiedere di votare via posta per i referendum abrogativi del 2025.
Il periodo di temporanea permanenza all’estero deve includere i giorni 8 e 9 giugno 2025, cioè i giorni in cui il referendum si svolge nei seggi elettorali in Italia.
La procedura descritta si applica anche ai cittadini iscritti all’AIRE temporaneamente dimoranti in una circoscrizione consolare diversa da quella di stabile residenza (ad esempio: un italiano residente in Francia, che si trova per motivi di studio a Manchester).
Modalità di presentazione della richiesta
Per ricevere il plico elettorale all’indirizzo di dimora temporanea all’estero, questi elettori devono esercitare l’opzione per il voto all’estero utilizzando il modulo scaricabile facendo clic qui.
L’opzione deve pervenire AL COMUNE d’iscrizione nelle liste elettorali entro mercoledì 7 maggio 2025. Il modulo, debitamente compilato, firmato e accompagnato da un documento d’identità, può essere presentato AL COMUNE via posta elettronica (ordinaria o certificata), via posta, oppure a mano (anche da un delegato).
È possibile revocare l’opzione secondo le modalità di cui sopra ed entro la stessa scadenza.
Si ricorda che l’opzione è valida esclusivamente per i referendum abrogativi del 2025.
In alternativa al modulo, l’opzione può essere scritta anche su carta semplice, ma deve in ogni caso contenere:
- l’indirizzo postale estero completo a cui andrà inviato il plico elettorale;
- l’indicazione dell’Ufficio consolare competente per territorio;
- una dichiarazione attestante il possesso dei requisiti per l’ammissione al voto per corrispondenza, ovvero di trovarsi per motivi di lavoro, studio o cure mediche per un periodo di almeno tre mesi (nel quale ricade la data di svolgimento delle consultazioni) in un Paese estero in cui non si è anagraficamente residenti, oppure di essere familiare convivente di un cittadino che si trova nelle predette condizioni.
L’opzione va resa ai sensi degli articoli 46 e 47 del decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa), dichiarandosi consapevoli delle conseguenze penali in caso di dichiarazioni mendaci (art. 76 del citato DPR 445/2000).